Forse non tutti sanno che per rimettere in moto l’economia devastata dal Covid 19, con l’ultima manovra del governo, arriverà anche il “bonus alberghi”. Soldi e sostegni che in realtà riguardano anche agriturismi, campeggi, imprese del settore turismo, ricreativo, fieristico e congressuale, stabilimenti balneari, impianti termali, parchi tematici. L’obiettivo è una vera e propria iniezione di liquidità per chi è praticamente “fermo” da due anni a causa del virus. La misura prevede un credito d’imposta pari all’80 per cento delle spese sostenute (riqualificazione antisismica, efficientamento energetico, eliminazione delle barriere architettoniche). Questo 80% è “combinato a un cosiddetto “contributo a fondo perduto”.

Si tratta di un bonus molto interessante, che va ad affiancarsi agli incentivi già previsti per l’edilizia abitativa. La “piattaforma” non è ancora operativa e si è in attesa di chiarimenti, soprattutto per quanto concerne il tetto di spesa e la cumulabilità con altri bonus e altre agevolazioni. Tuttavia, l’attesa è spasmodica per le strutture che intendono recuperare il biennio perduto a causa del Covid. Siamo a disposizione per la consulenza amministrativa, fiscale e per il visto di conformità.

Il super bonus per gli alberghi

 Gli incentivi vanno a potenziare la precedente versione del Bonus Alberghi e si applicano anche in relazione agli interventi avviati dopo il 1° febbraio 2020. Più in generale, i contributi, che in molti casi arrivano al 110%, come da definizione di superbonus, riguardano non solo le imprese alberghiere, ma anche le strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali, le strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici, inclusi i parchi acquatici e faunistici.

I requisiti per presentare le domande

I suddetti soggetti beneficiari, al momento della presentazione della domanda di incentivo devono essere regolarmente iscritte al registro delle imprese, ciascuna impresa può presentare una sola domanda di incentivo per una sola struttura di impresa oggetto di intervento; tutti i requisiti previsti dall’avviso in parola devono essere posseduti dalla data di presentazione della domanda e mantenuti fino a cinque anni successivi all’erogazione del pagamento finale dell’agevolazione al beneficiario, pena la decadenza dal diritto all’agevolazione medesima e il recupero degli incentivi erogati.

In attesa di avere tutti i dettagli normativi per istruire le pratiche, noi di www.bonusnoproblem.it vi invitiamo a chiamarci per ogni genere di informazione al 393332232907 o allo  0810766300 o a scriverci al info@bonusnoproblem.it.

Author: Luca Maurelli